la Mostra

ArcheoVirtual è la mostra dedicata alle applicazioni interattive, aprendoci lo sguardo sulle più recenti iniziative digitali per il patrimonio culturale. Qui il pubblico è chiamato ad interagire in prima persona con le tecnologie e i contenuti multimediali. 

Questo l’elenco delle applicazioni selezionate che saranno presenti alla mostra di quest’anno sulle “Applicazioni digitali e turismo culturale”, come sempre all’interno dell’evento
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, al Next – ex Tabacchificio in Paestum:

*ARVO – ARcheoVoice (Antes Archeologia & partners)
Arvo è uno strumento innovativo di valorizzazione del patrimonio culturale, applicabile sia a un singolo museo sia a un intero territorio. Grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale Generativa, offre un’esperienza immersiva e coinvolgente che guida i visitatori alla scoperta di musei, gallerie d’arte e reperti parlanti con descrizioni, racconti ed enigmi.

* Coralvision (iinformatica & partners)
Coralvision è un sistema all’avanguardia per la valorizzazione turistica che integra un modulo di analisi dati utile per il monitoraggio e la gestione dell’overtourism. Il progetto è cofinanziato dal MUR nell’ambito del bando CREST del Partenariato CHANGES, coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

* Creator Hub (L’ABCD Edutainment & partners)
L’applicazione propone la fruizione interattiva di contenuti e modelli 3D complessi di diversi beni culturali, tra cui architetture e reperti archeologici. L’esperienza, grazie alla tecnologia immersiva adottata, offre nuove modalità di valorizzazione e accessibilità del patrimonio.

* GreekSchools: I papiri di Ercolano tra visibile e invisibile (GreekSchools ERC Project)
L’applicazione rende possibile la visualizzazione e interazione dei preziosi papiri carbonizzati di Ercolano, unica testimonianza di biblioteca antica. Grazie ad un framework open-source, i papiri saranno accessibili tramite un comune browser e fruibili da desktop, mobile e visori (HMD).

*Perceive Isis’ Colours (Perceive project)
Un’installazione ibrida che affronta il tema della policromia perduta nella statuaria antica attraverso un percorso esperienziale e partecipativo incentrato sul complesso del Tempio di Iside a Pompei.

* Il futuro della memoria. Il Museo del Terremoto di Messina del 1908 (ArtGlass)
Attraverso immagini proiettate, suoni e ambientazioni interattive, Messina riemerge come microcosmo narrativo, restituendo al presente frammenti di memoria che rischiavano di restare muti. Completano l’esperienza dei percorsi di visita guidata in Realtà Aumentata con smartglass multimediali.

Oltre a questi progetti, sarà presente la ‘Vetrina DHILab‘, uno spazio dedicato ad alcuni nuovi progetti di applicazioni virtuali e interattive del DHiLab – Digital Heritage Innovation Lab dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR.